Author Archives: silvialazzaris

Accorgersi è un odore lo percepisci attraverso una stanza piena di persone lo riconosci per la strada dietro un bancone sulla metropolitana come un’amplificazione. Esce fuori sospeso colorato rende il resto grigio opaco ignorato. Sa di buono sconosciuto familiare bisbiglia e ti risveglia sa di una pelle diversa che però ti somiglia. Non serve laContinue reading “Un naso da taschino”

Una fetta di crostata. Ho detto al mio dottore che non voglio ingrassare, il mio dottore mi ha detto che non la devo mangiare. —————————————— In cucina c’è una crostata e io ho avuto una cattiva giornata. La crostata è fragrante dentro c’è la margarina grassi saturi zuccheri farina ma io mi sento molto frustrata,Continue reading “Una fetta, una sigaretta, una crocetta”

I could look at you but my glasses are broken I could smile at you but my mouth is empty I could talk to you but my breath stinks.  – I’ll see the doctor taking up the the chemo gauntlet, then I’ll sip a soup rushing to the laundrette. – It’s all matter of timeContinue reading “I don’t look at you”

Potrei guardare ma ho gli occhiali rotti. Potrei sorridere ma ho la bocca vuota. Potrei raccontare ma mi puzza l’alito.  – Devo andare dal dottore, sistemare l’aritmia sorseggiare una zuppa portare i panni in lavanderia.  – E’ tutta una questione di tempo: il mondo va veloce e io vado lento.  – Più che a unContinue reading “Io non ti guardo”

  “So, what where you thinking while approaching?”  “I don’t know. I was just grateful to see something out there again. Colours have always intrigued me. It’s the darkness, the thing that I’ve never liked. And there it’s mostly dark, only darkness. Neither night nor day. Not dark, but black. Blackest black. When the panicContinue reading “As full as the darkness”

  “Ma a cosa pensava, mentre era lì che si stava avvicinando?” “Non so. Ero soltanto grato di rivedere qualcosa là fuori. Alla fine i colori mi hanno sempre incuriosito. E’ il buio che non mi è mai piaciuto. E lì per lo più c’è buio, solo buio. Né notte né giorno. Non scuro, maContinue reading “Pieno come il buio”

My name is Emma. At least, I think so. I mean, Emma is my name. Yes. In my life I’ve done many things, and I remember all of them quite well. I really much loved a man, or rather two. Those love have pierced me. I still remember when I was pierced, as if itContinue reading “I play the piano (I think so)”

Mi chiamo Emma. Almeno, credo. Mi pare proprio di sì, comunque. Voglio dire, Emma è il mio nome. Sì. Nella vita ho fatto tante cose, e me le ricordo tutte per bene. Ho amato tanto un uomo, anzi due, di un amore che mi ha come trafitta. Ricordo ancora quando fui trafitta, come fosse ora.Continue reading “Io suono il piano (credo)”

The mirrors and the showers of the houses where I have lived know me perfectly. The bathroom has always been the place where I could lock me up without being disturbed. I could stay there, and if someone knocked I could have told that it was engaged. I have always considered the bathroom my privilegedContinue reading “in praise of bathrooms”